Alto potenziale cognitivo a scuola. Riconoscere e formare l’allievo.
Vademecum per i docenti. ZPS-APC
Cosa sono le discrepanze: la dis-sincronia (squilibri)?
Tratto da ABC per l’APC, 2.0
Giovanni Galli
Frequentemente, un bambino precoce è soggetto a delle disarmonie di sviluppo. Elementi forti ed elementi deboli convivono in quella che è stata definita eterocronia (Zazzo) o dis-sincronia di sviluppo (Terrassier), con livelli di sviluppo differenziati nelle capacità verbali, logiche, dell’organizzazione spaziale, affettive o psicomotorie.
Trattasi quindi di uno sviluppo a tempi e ritmi differenziati, di uno sviluppo poco omogeneo delle varie competenze. Nella scuola si osservano per esempio il cattivo controllo grafico, l’attenzione discontinua, la difficoltà a seguire i ritmi di lavoro.
Ciò significa che sviluppo cognitivo, sviluppo motorio, sviluppo affettivo, avvengono in maniera differenziata, cioè non contemporaneamente.
A ciò poi vanno aggiunti le discrepanze specifiche dei soggetti APC, quali appaiono nei profili e test cognitivi (discrepanza fra competenza cognitiva e competenza esecutiva).
Il temine di dis-sincronia si riferisce espressamente a delle differenti fasi di sviluppo delle facoltà personali.
La dis-sincronia è la differenza di ritmo di sviluppo tra lo sviluppo affettivo, lo sviluppo psico-motorio e lo sviluppo intellettuale. A ciò possiamo pure aggiungere le competenze sociali.
Dobbiamo distinguere fra: dis-sincronia interna (evolutiva) e dis-sincronia esterna (sociale).
La prima si riferisce al soggetto e alle differenti fasi di sviluppo della sua persona, con riferimento agli sviluppi intellettivo, affettivo e corporeo-somatico; dis-sincronia:
– fra differenti settori dello sviluppo intellettuale,
– fra intelligenza e motricità,
– fra intelligenza ed affettività.
La seconda, considera la distanza tra bisogni del giovane e “nutrimento” ricevuto.
– distanza in rapporto alla scuola,
– distanza in rapporto ai genitori,
– distanza in rapporto agli altri compagni.
La dis-sincronia fra intelligenza e motricità indica la maggiore maturità cognitiva rispetto quella corporea (una grande mente in un corpo piccolo).
La dis-sincronia fra differenti settori dello sviluppo intellettuale indica lo sviluppo differenziato fra varie competenze. Esempio: saper leggere, ma non calcolare o scrivere, oppure avere ottime competenze di ragionamento verbale ma una difficoltà di ordine visuo-spaziale
La dis-sincronia fra intelligenza ed affettività indica l’accesso ad informazioni ansiogene (l’interesse per i temi fondamentali) e la maturità personale (mancanza di esperienza e di controllo), fonte di frustrazione per mancanza di gratificazioni. Oppure possiamo assistere alla grande sensibilità alle ingiustizie ma reazioni “teatrali” alle frustrazioni.
La questione del divario osservabile fra investimento socio affettivo e intelletto può essere intesa nel rapporto esistente fra soggetto AP e il suo ambiente familiare e/o scolastico. Possiamo quindi affermare che qualsiasi dis-sincronia ha sempre qualcosa del subito.
Con Vygotskij (spazio prossimale di sviluppo) e Winnicott (spazio transizionale), sappiamo che gli apprendimenti non definiscono uno stato più o meno fisso, ma una potenzialità più o meno attivabile, ciò in stretta relazione con gli incoraggiamenti e gli stimoli che il soggetto riceve.
Il soggetto può trovarsi così di fronte a delle richieste e stimoli paradossali, vale a dire non adattate.
Un’altra maniera di considerare le discrepanze:
a livello strutturale, la discrepanza è illustrata nei valori QI, nelle discrepanze tra competenze cognitive e competenze strumentali; nelle discrepanze tra competenze cognitive ed emotività, tra tappe di sviluppo cognitivo e sviluppo affettivo; tra maturità motoria e maturità cognitiva. Eccetera.
Vi è poi un aspetto funzionale: tra stimolo e risposta; tra bisogno e nutrimento: tra desiderio e appagamento. Eccetera
Tra aspetto strutturale e aspetto funzionale abbiamo quello emotivo.
Tra intuizione e spiegazione (non so come ho trovato la risposta), tra impulsività e controllo (le frustrazioni teatrali), tra perfezionismo, tergiversazione e rinuncia.
Tra isolamento, senso di solitudine e socializzazione.
Tra noia e risveglio. Eccetera.
La riflessione sul tema dell’ipersensibilità è utile per mettere in relazione gli aspetti strutturali, gli aspetti funzionali ed emotivi dell’APC.
Una relazione che si può inquadrare nella locuzione «iper»: iperstimolabilità, appunto.
L’APC ha qualche cosa dell’iper (vedi Dabrowski e la mia sindrome dell’imbuto).
Più il QI è alto maggiori sono le possibilità che il profilo sia dis-sincronico.
La dis-sincronia è una caratteristica principale dei soggetti AP.
La variabilità cognitiva misurata con i test, ci indica una forte variabilità del profilo APC (vedi: G. Galli 2017).
Certamente, ci sono profili cognitivamente omogenei, ma la variabilità è importante e la discrepanza rappresenta la tendenza preponderante nel profilo APC.
La dis-sincronia (o squilibrio, o discrepanza, come vogliamo chiamarla) rappresenta quindi il centro del vissuto di un soggetto APC, un ganglio vitale nel rapporto con sé stesso e con l’ambiente.
Considerando le necessità di un ragazzo APC, e considerando il contesto educativo, dobbiamo bene valutare il rapporto che c’è:
- tra i vari tipi di competenze in gioco (cognitive, esecutive, motorie, affettive),
- tra richiesta (cioè bisogno del soggetto) ed offerta dell’ambiente,
perché molte esperienze rischiano di cozzare con delle dis-sincronie. Quindi con aspetti emotivi reattivi.
Semplificando:
- le dis-sincronie interne generano la fragilità APC: il suo “dare giù di testa” manifesta la sua rabbiosa incredulità dirimpetto ai suoi insuccessi,
- mentre che le dis-sincronie esterne sfoceranno nella noia, nel disinteresse, nell’apatia, nel ritiro sociale.
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Aprile 2021