Alto potenziale cognitivo a scuola. Riconoscere e formare l’allievo.

Vademecum per i docenti. ZPS-APC

 

Cosa è l’Alto Potenziale Cognitivo

Giovanni Galli

 

Un bambino/ragazzo viene definito ad APC quando ha uno sviluppo cognitivo superiore allo sviluppo normale per un bambino della sua età (semplificando, QI superiore ai 130 punti).

In verità poi abbiamo degli sviluppi “diversi”.

In realtà il ragazzo ad alto potenziale cognitivo è spesso un bambino che vive rapidamente dei problemi d’integrazione nella scuola. In classe, l’allievo ad APC evita, in generale, di farsi notare troppo performante.

L’alto potenziale si manifesta per la precocità di determinati sviluppi cognitivi ed emotivi. Oppure si manifesta per la rapidità di taluni apprendimenti o per la sua diversità.

Perché si usa questa definizione, alto potenziale cognitivo?

Utilizzo questa sigla riferendomi alla letteratura internazionale. In questo ambito gli inglesi parlano di Gifted Children, in Francia si usa Haut potentiel intellectuel o cognitif, precocità e quant’altro, in Spagna e nel mondo latino Plusdotacion.

Ma, al di là delle varie etichette, in verità la questione si chiarisce sempre più. Ci troviamo in una situazione di potenziale, quindi di talento, di capacità in divenire, che non per questo incontrerà le occasioni necessarie per il proprio pieno sviluppo e crescita quotidiana.

Quali sono i segnali che ci permettono di riconoscere questo potenziale nei bambini?

Vi sono alcune caratteristiche, come per es:

  • apprendimento spontaneo della letto-scrittura in età prescolare, abilità matematiche
  • rapidità nella comprensione ed esecuzione,
  • grande curiosità e interesse per le questioni profonde, molte conoscenze enciclopediche,
  • ricerca di dialogo con gli adulti o compagni più grandi, poco con i pari d’età
  • senso dello humor,
  • interesse per giochi complicati,
  • tendenza a lavorare da solo,
  • rifugio nella fantasia,
  • insofferenze alla routine,
  • grande memoria (lungo termine),
  • grande attenzione e concentrazione se motivati, altrimenti poco presenti,
  • multitasking
  • molto esigente con sé stesso,
  • fragilità alla frustrazione e bassa autostima.

 

Il bambino APC è un bambino sorprendente. Ci sorprende per certe sue qualità, la profondità delle conoscenze, del ragionamento, della sensibilità. Ci sorprende per la sua fragilità, per la sua difficoltà di fronte alle frustrazioni e alle emozioni. Ci colpisce per gli aspetti discordanti che presenta, una sorta di disarmonia di sviluppo, definita dis-sincronia di sviluppo.

Input ed output funzionano a ritmi e modalità differenti.

In cosa consiste questa disarmonia di sviluppo?

La grande precocità e la grande profondità di alcuni sviluppi di questi ragazzi, non è omogenea. Spesso notiamo delle discrepanze. Queste discrepanze possono essere di vario tipo interne ed esterne.

Interne quando notiamo la discrepanza fra abilità cognitive e riuscita quotidiana; oppure quando notiamo forti debolezze nella concentrazione e nell’attenzione diretta. Oppure ci sono delle discrepanze tra potenziale intellettuale e realtà emotiva interiore; si tratta pur sempre di bambini e ragazzi con grande intelletto ma con una esperienza corrispondente all’età.

Oppure ci sono delle disarmonie dette esterne. Ciò avviene quando l’ambiente, la famiglia, la scuola, non riescono ad offrire degli stimoli adeguati per la crescita di questi ragazzi. Ciò li spinge ulteriormente all’isolamento. Isolamento che già percepiscono inconsciamente, scoprendosi differenti dai compagni di classe.

D’altro lato è importante attivare i loro processi strumentali, pianificazione, organizzazione attenzione, concentrazione, metodo, e quant’altro affinché il loro potenziale possa infine ritrovarsi veramente attivato e quindi pure incidere positivamente sui processi narcisistici.

Perché è imperativo occuparsi di questi bambini?

E’ imperativo occuparsene per varie ragioni: in primo luogo perché spesso sono persone che soffrono, perché si sentono soli, perché vivono problemi di auto stima, con elementi depressivi, oppure presentano difficoltà comportamentali. Questo accade sulla base di un senso di demotivazione e di inutilità.

Molti pensano che chi è intelligente non avrà problemi. Uno dei rischi è che il bambino possa sviluppare un “falso sé” cioè, sviluppare un tipo di personalità che si definisce compiacente. Il bambino tende a comportarsi come crede che gli altri si aspettino che lui si comporti, ovvero a conformarsi alle aspettative altrui, sia di insegnanti che di genitori, ma anche degli altri bambini, a discapito di quelle che sono le sue vere potenzialità ed inclinazioni. Questo comportamento viene definito iper-adattamento,

Può accadere che il bambino tenda a mascherare e soffocare le sue vere attitudini e potenzialità, per non sentirsi isolato o diverso; ha comunque il bisogno emotivo di sentirsi parte del gruppo, da cui però, si percepisce, in qualche modo, diverso.

A scuola potrebbe annoiarsi facilmente con la tendenza a diventare più irrequieto e disattento; se questa situazione non è compresa o portata a conoscenza degli insegnanti, finirà con il compromettere il suo rendimento scolastico, e le sue relazioni con i coetanei e con gli insegnanti. Problemi di autostima e narcisistici conducono allora la sua crescita.

Può anche succedere che venga scambiato per un bambino iperattivo, cosa che, invece, non è.

Come per ogni moneta, l’AP presenta due facce. Gli aspetti positivi si alternano con gli aspetti negativi.

 

Aspetti positivi  Aspetti negativi
  • Coglie facilmente le nuove idee ed i nuovi concetti, più rapidamente e in maniera più approfondita rispetto i pari
  • propone idee  e concetti nuovi, li applica in maniera creativa ed interessante
  • memorizza facilmente dei fatti, delle liste, delle date, dei nomi, quando motivato
  • immagina piani complessi e giochi che sono delle sfide.

 

  • Si annoia facilmente,
  • si da delle arie, io so tutto
  • vuole conoscere le ragioni di tutto
  • è impaziente riguardo la lentezza degli altri (un vero problema a scuola),

·         è critico rispetto il punto di vista degli altri

  • esegue lavori imprecisi o carenti

 

  • Parla presto e pronuncia correttamente le parole,
  • sviluppa un vocabolario esteso e utilizza frasi strutturalmente complesse,
  • inventa storie elaborate,
  • ha imparato a leggere da solo,
  • spiega le idee in maniera complessa e poco abituale
  • Fatica a parlare e farsi capire con i pari d’età
  • utilizza le parole per manipolare gli altri
  • parla senza interruzioni.
  • Fa molte domande, a raffica,
  • è interessato ai temi primari,
  • pone molte domande difficili,
  • ama esplorare nuovi percorsi.
  • Possiede conoscenze enciclopediche estese
  • Irrita gli altri con le sue domande infinite,
  • passa rapidamente da una all’altra attività, o interesse.
  • ha molte idee che vuole condividere,
  • aggiunge dettagli e percorsi inattesi alle storie, alle canzoni, dei film ed ai giochi,
  • risponde alle domande con una lista di risposte possibili,
  • crea attività e giochi complicati.
  • fugge nell’immaginario,
  • sembra avere difficoltà a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è,
  • fa di testa sua invece di seguire le direttive,
  • passa molto tempo a sognare o a riflettere,
  • inventa scuse elaborate o scappatoie, per sottrarsi alla responsabilità dei propri comportamenti
  • Resta attivo,
  • desidera esplorare nuove prospettive,
  • può fare più di una cosa per volta.
  • Necessita costantemente di incoraggiamenti,
  • si muove molto,
  • sembra agitato mentalmente e fisicamente,
  • è facilmente frustrato,
  • ha difficoltà a sostenere la propria attenzione,
  • colleziona oggetti,
  • è buon osservatore,
  • è molto perseverante.
  • Sembra testardo,
  • sembra ignorare le responsabilità familiari e scolastiche,
  • ha un campo d’attenzione limitato per le cose che non interessano,
  • è frustrato quando la motricità fine non è all’altezza delle sue abilità intellettuali.
  • ama le carte, i globi terrestri, le tabelle, i calendari e gli orologi,
  • dà delle ragioni logiche e ragionevoli per spiegare gli avvenimenti o le circostanze,
  • propone argomenti solidi e convincenti per quasi tutto,
  • vuole conoscere le ragioni delle regole.
  • Parla di quasi tutto con le persone,
  • può manipolare gli altri,
  • necessita d’aiuto per dimostrare le sue abilità sociali,
  • domanda costantemente delle spiegazioni per tutto,
  • se considera qualche cosa come ingiusto o illogico, reclama con forza.
  • Teatrale nelle frustrazioni
  • Può essere empatico, comprende i sentimenti, i pensieri degli altri,
  • percepisce le emozioni delle altre persone, è cosciente di alcune problematiche che altre persone non percepiscono,
  • fa domande soggetto relative al dolore, alla sofferenza, alla violenza,
  • reagisce in maniera emotiva ad alcune foto, alla musica o ad altre forme d’arte,
  • esprime i propri sentimenti o le proprie idee tramite una o più forme d’arte.
  • Prende su di sé commenti generali,
  • si preoccupa di cose che non può gestire,
  • può diventare timoroso, ansioso, triste, depressivo,
  • pena a gestire le critiche,
  • diventa triste rispetto le grandi emozioni delle altre persone,
  • piange o si eccita facilmente,
  • Inventa indovinelli e barzellette a doppio senso,
  • inventa e ama ogni tipo di giochi di parole.
·         In classe può fare il buffone,

·         può essere distratto,

·         è frustrato quando gli altri non capiscono,

 

 

 

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Aprile 2021