Cosa lega ZetaPiEsse e APC?

Nella teoria di Lev Vygotskij, la zona prossimale di sviluppo (ZPS), o zona di sviluppo prossimale, è un concetto fondamentale che serve a spiegare come l’apprendimento del bambino si svolga con l’aiuto degli altri.

“…è stato notato che, per individuare esattamente il rapporto tra sviluppo e apprendimento, non è sufficiente definire il solo grado dello sviluppo, ma almeno due termini di esso, senza i quali non potremo in alcun modo sperare di trovare il nesso fra il corso dello sviluppo e la possibilità di un apprendimento.
Chiameremo il primo di questi livelli: livello dello sviluppo attuale del bambino, al quale corrisponde cioè, il grado di sviluppo raggiunto dalle funzioni psichiche del bambino come risultato di determinati cicli dello sviluppo stesso già conclusi.”
(Lev Vygotskij, Storia dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori, Giunti Barbera, 1974, p. 303)

“La divergenza tra il livello della soluzione dei compiti svolti sotto la guida o con l’aiuto degli adulti e quelli svolti da solo, definisce la zona dello sviluppo potenziale del bambino (…).
Quello che il bambino rivela di essere in grado di fare con l’aiuto dell’adulto delimita la zona del suo sviluppo potenziale. Con questo metodo dunque possiamo tenere conto non soltanto del processo dello sviluppo già attuatosi, non soltanto di quei cicli di esso che si sono già conclusi e di quei processi di maturazione che si sono già verificati, ma anche di quelli che si trovano in una fase di assestamento, che si stanno evolvendo e si
avviano a maturazione. Quello che oggi il bambino è in grado di fare con l’aiuto degli adulti, domani potrà compierlo da solo. Cosicché la zona dello sviluppo potenziale ci aiuta a conoscere anche il domani dello sviluppo del bambino, la dinamica dello sviluppo, prendendo a considerazione non i risultati già ottenuti, ma anche quelli che sono in via di acquisizione.”
(p. 304-305)

“ … non esitiamo ad affermare che tratto fondamentale dell’apprendimento è quello di costituire una zona di sviluppo imminente, e cioè di richiamare alla vita, di risvegliare e animare, nel bambino, un’intera serie di processi di sviluppo interiori che sono in quel dato momento possibili per il bambino soltanto nell’ambito della comunicazione con l’adulto e della collaborazione con i compagni, ma che, una volta interiorizzati,
diverranno una conquista interiore del bambino. L’apprendimento così concepito non coincide con lo sviluppo, ma attiva lo sviluppo mentale infantile, risvegliando quei processi evolutivi che, al di fuori di esso, sarebbero inattuabili.”
(p. 307)

La ZPS è definita come la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere  aggiunto con l’aiuto di altre persone, che siano adulti o dei pari con un livello di competenza maggiore.

La questione è che se c’è una zona prossimale di sviluppo ci deve essere almeno una relazione, come quella fra allievo e docente, o come quella fra un gruppo di scienziati al lavoro. Il riferimento alla Zona Prossimale di sviluppo per noi diventa importante proprio per questa ragione, togliere i ragazzi APC dall’isolamento in cui si ritrovano troppo spesso, costruire delle zone nelle quali possano sviluppare le loro competenze e personalità.

Ecco quindi l’idea della rete zetapiesse, un’attivazione di risorse utili per lo sviluppo dei ragazzi APC. La salvaguardia di una loro zona di sviluppo prossimale